In viaggio per guarire

In viaggio per guarire ha, come protagonisti, testimoni-relatori alcuni studenti della Scuola in Ospedale dell’Istituto B.Castelli presso gli Spedali Civili di Brescia

Continua con il sostegno di AIL il progetto “In viaggio per guarire”

Il progetto è coordinato dalla prof.ssa Anna Berenzi, vincitrice del premio nazionale insegnanti Italian Teacher Prize 2016/2017, è promosso dalla sezione ospedaliera dell’I.I.S. B.Castelli di Brescia e per l’anno 2017/2018 è stato totalmente finanziato e sostenuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con il premio assegnato.

Un gruppo di ragazzi, uniti dall’aver vissuto un’esperienza di malattia oncologica che ha messo a rischio la loro vita, si rivolge a platee di qualche centinaio di studenti raccontando cosa ha significato trovarsi a pensare dall’oggi al domani che la vita non è scontata. Ogni studente-relatore sceglierà la modalità espressiva a lui più congeniale: qualcuno si racconterà in prima persona, qualcuno tramite contributi video in cui le riflessioni prenderanno forma grazie alla proiezione di immagini accompagnate da brani musicali.

Il progetto si propone di far sperimentare ai giovani in platea, come fosse un “laboratorio di empatia”, un modo di vivere alternativo rispetto ai modelli e ai valori proposti dalla società contemporanea, di promuovere la cultura della solidarietà e dell’inclusione e sensibilizzare al tema della donazione di sangue e di midollo.

Sul fronte dei relatori offrirà l’opportunità di:

  • vivere occasioni di incontro e confronto con altri ragazzi che stanno attraversando o hanno già vissuto la malattia oncologica;
  • raccontarsi e lasciar spazio alle proprie emozioni all’interno di un contesto sicuro e protetto, per facilitare la rielaborazione e la consapevolezza del proprio vissuto;
  • trasformare un vissuto doloroso e impegnativo in un’opportunità di crescita, in grado di dare un valore aggiunto alla propria vita, anche attraverso la testimonianza attiva di ciò che si è vissuto;
  • migliorare la qualità di vita stimolando le parti sane, in modo da potenziare la loro autostima e il loro senso di autoefficacia.

Sul fronte degli ascoltatori l’opportunità di:

  • creare uno spazio privilegiato un cui far sperimentare ai giovani un modo di vivere alternativo;
  • stimolare la riflessione sul valore della vita e su temi e valori scomodi, spesso difficili da trattare, come quelli legati alla salute e alla malattia, alla vita e alla morte;
  • promuovere la cultura della solidarietà e dell’inclusione, attraverso il confronto e l’incontro con la diversità;
  • sensibilizzare al tema della donazione di sangue e midollo.