Il progetto di ricerca “Efficacia dell’acqua ozonizzata nel trattamento di mucositi orali in pazienti in terapia oncologica” è un progetto innovativo realizzato grazie alla collaborazione tra l’ASST Spedali Civili di Brescia, l’Università degli Studi di Brescia, AIL Brescia, l’Associazione Paolo “il Pro” Degiacomi e l’associazione Gabry Little Hero.
Cosa è la mucosite orale?
Nonostante le terapia anticancro (chemioterapia e radioterapia) abbiano fatto dei notevoli progressi, vi sono alcune complicanze ad esse correlate che possono compromettere la qualità di vita del paziente, in particolare la mucosite orale. La mucosite del cavo orale si manifesta con dolore e bruciore delle mucose che rivestono la bocca, spesso caratterizzate da un eritema diffuso, dalla presenza di erosioni o addirittura ulcere. Queste lesioni causano difficoltà nell’assunzione di cibo, difficoltà nel parlare e deglutire, oltre ad alterazioni del gusto e della salivazione. Si manifestano in circa l’80% dei pazienti sottoposti a terapie anticancro.
Come si cura la mucosite orale?
In assenza di misure efficaci nel prevenirne l’insorgenza, l’approccio è generalmente di tipo palliativo e si concentra primariamente nella riduzione dei fattori che possono avere un’azione traumatica o infiammatoria sulla mucosa e sull’utilizzo di farmaci topici o sistemici. La gestione delle mucositi orali chemio e radio-indotte rappresenta quindi ancora una sfida dal punto di vista preventivo e terapeutico. In questo ambito si colloca l’utilizzo di una recente ed innovativa tecnologia, ovvero l’ozono-terapia. La possibilità di utilizzare una terapia non farmacologica efficace, non invasiva e priva di effetti collaterali, rappresenta un importante passo avanti nell’ambito delle terapie di supporto per i pazienti in terapia anti-neoplastica.
Perché l’ozonoterapia è efficace?
L’ozono ha una riconosciuta azione disinfettante, anti-batterica, antifungina e viricida. Promuove la proliferazione delle cellule immunocompetenti, la sintesi delle immunoglobuline e di sostanze biologicamente attive quali interleuchine, leucotrieni e prostaglandine, utili per ridurre l’infiammazione e per stimolare la guarigione delle ferite. L’ozono ha inoltre un ruolo chiave nella regolazione dei processi ossido-riduttivi ed esplica quindi un’azione anti-ossidante diretta. L’ozonoterapia si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento di lesioni erosive o ulcerative del cavo orale, di origine traumatica, infettiva o infiammatoria. L’applicazione di prodotti a base di ozono, in forma gassosa o nella formulazione in acqua ozonizzata, può avere un effetto terapeutico, non solo riducendo la sintomatologia dolorosa, ma anche la durata delle lesioni.
Contributo delle associazioni
Le associazioni AIL Brescia, Paolo “il Pro” Degiacomi e Gabry Little Hero hanno donato all’Unità di Patologia delle mucose orali dell’ASST Spedali Civili di Brescia (Responsabile: Prof.ssa Alessandra Majorana) un dispositivo generatore di acqua ozonizzata (gorgogliatore OZO2PLUS – Alnitec s.r.l) di ultima generazione.
L’utilizzo della formulazione in acqua ozonizzata risolve il problema della possibile dispersione del gas con conseguente riduzione dell’efficacia locale e dei possibili effetti tossici dovuti all’inalazione (sebbene si tratti di un rischio teorico, considerate le bassissime concentrazioni utilizzate nella pratica clinica). Inoltre, l’acqua risulta più versatile perché arriva meglio a tutta la mucosa orale e consente anche l’esecuzione di gargarismi nei pazienti con mucosite diffusa e localizzata anche nel primo tratto faringeo. L’Unità di Patologia delle mucose orali potrà così beneficiare di un dispositivo innovativo con cui non solo curare i pazienti oncologici che presentano mucositi orali ma anche contribuire alla ricerca con nuovi protocolli di cura. L’obiettivo è migliorare la qualità di vita dei pazienti oncologici con mucositi orali, prevalentemente ricoverati nei reparti di Oncoematologia e Trapianto di midollo adulti e pediatrici. Le tre associazioni copriranno inoltre le spese di gestione e il contributo per un odontoiatra che segua il progetto per 20 mesi.