Il Parlamento italiano ha votato all’unanimità a favore del riconoscimento del “diritto all’oblio oncologico”, una legge che mira a prevenire le discriminazioni e a tutelare i diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche. Questa importante decisione legislativa è stata una grande vittoria per gli ammalati avvenuta anche grazie al contributo di AIL.
La legge prevede norme specifiche per proteggere gli ex pazienti da discriminazioni nel campo assicurativo, finanziario, lavorativo e in ambito concorsuale e adozione. In particolare, la legge proibisce la richiesta di informazioni sulle patologie oncologiche pregresse dopo un determinato periodo di tempo senza recidiva di malattia. Tale periodo è di 10 anni per i pazienti la cui diagnosi è avvenuta dopo i 21 anni, mentre si riduce a 5 anni per coloro la cui diagnosi è stata effettuata prima dei 21 anni.
Questa legge rappresenta un passo significativo per garantire l’uguaglianza di diritti e opportunità per le persone guarite dal cancro in Italia. Non solo elimina le discriminazioni sociali, professionali e familiari, ma riconosce anche il ruolo attivo delle associazioni di pazienti oncologici nella promozione e nella stesura della legge.
La legge sull’oblio oncologico è considerata un modello da imitare anche da altri Paesi europei, in quanto non solo garantisce il diritto all’oblio, ma tutela i guariti da qualsiasi forma di discriminazione o disparità di trattamento rispetto alle persone sane. Si auspica che gli altri Stati membri adottino norme simili entro il 2025, come previsto dal Piano Oncologico Europeo.
Ora l’attenzione si sposta sul Governo italiano: sarà compito dei Ministeri della Salute, della Giustizia e del Lavoro definire le patologie oncologiche considerate guarite in tempi inferiori a quanto stabilito dalla legge.
In conclusione, l’approvazione della legge sull’oblio oncologico rappresenta un importante traguardo per l’Italia nel campo dei diritti dei pazienti oncologici. Questa legge promuove l’uguaglianza e il reinserimento sociale delle persone guarite dal cancro, contribuendo a eliminare gli stereotipi negativi associati alla malattia e a garantire un futuro migliore per chi è riuscito a vincere la malattia oncologica nel Paese.
Comments are closed.